Sei solito tagliare le etichette dai tuoi vestiti? Rimpiangi conversazioni passate? Ti distrai facilmente mentre qualcuno sta parlando? Tendi ad iper-concentrarti mentre lavori a un progetto particolare? Hai davvero tanti hobby? Sogni ad occhi aperti? Dimentichi le cose?
Non è una ricetta perfetta ma se hai risposto sempre si potresti avere un disturbo da deficit di attenzione e iperattività. Sui social l’hashtag #adhd ha ricevuto più di 17 miliardi di visualizzazioni fino ad oggi. Molti presentano giovani che descrivono i loro sintomi specifici, come la sensibilità a piccoli fastidi sensoriali (come le etichette dei vestiti). Dopo aver visto questi video, molte persone a cui non era stata diagnosticata l’ADHD da bambini potrebbero chiedersi se si qualificherebbero come adulti.
Come con la maggior parte delle condizioni psichiatriche, per l’ADHD i sintomi possono variare nel tipo e nella gravità. E molti di loro “sono comportamenti che tutti sperimentano prima o poi”, ha detto Joel Nigg, professore di psichiatria alla Oregon Health & Science University. La chiave per diagnosticare la condizione, tuttavia, è “determinare che è grave, è estremo” e sta interferendo con la vita delle persone. È anche fondamentale che i sintomi siano presenti fin dall’infanzia.
Perché l’ADHD spesso non viene diagnosticata negli adulti? Circa il 4% degli adulti nel mondo occidentale ha sintomi sufficienti per qualificarsi per l’ADHD, ma si stima che solo uno su 10 di loro venga diagnosticato e curato. Uno dei motivi della mancanza di diagnosi negli adulti è che quando le persone pensano all’ADHD, spesso immaginano un ragazzo che non riesce a stare fermo ed è dirompente in classe, ma quei sintomi iperattivi stereotipati sono presenti solo nel 5% dei casi adulti.
Invece, sintomi come dimenticanze, problemi di concentrazione, problemi di organizzazione e procrastinazione sono più comuni negli adulti. Come se non bastasse l’ADHD può anche essere diagnosticata erroneamente come un’altra condizione psichiatrica. Ad esempio, è comune per le persone con ADHD avere problemi con la regolazione delle emozioni; le persone possono arrabbiarsi rapidamente o avere sbalzi d’umore drammatici. Possono anche verificarsi eccessiva preoccupazione e ansia. Di conseguenza, a molti adulti potrebbe essere stata diagnosticata la depressione o l’ansia quando il problema alla radice è in realtà l’ADHD.
Come si diagnostica l’ADHD negli adulti? Ci sono tre domande principali che uno psicologo esaminerà per determinare se hai una normale disattenzione o dimenticanza o l’ADHD: Quanti sintomi hai? Li hai avuti fin dall’infanzia? Influenzano più aree della tua vita? Una persona deve avere cinque dei nove sintomi elencati nel manuale diagnostico (DSM) per qualificarsi per l’ADHD. Questi sintomi rientrano generalmente in tre categorie: problemi di produttività o prestazioni (procrastinare il lavoro o non riuscire a finire le faccende); memoria (spesso perdere il telefono o le chiavi o dimenticare di prendere il latte mentre si torna a casa); e organizzazione degli oggetti e del tempo (avere la casa ingombra o essere sempre in ritardo). Questi sintomi devono influenzare negativamente alcune aree della vita, come il lavoro, la casa e le relazioni. Se la tua casa è un disastro, ma hai successo sul lavoro e la tua vita personale è ricca e appagante, probabilmente non ti qualificheresti per una diagnosi.
I sintomi devono anche essere presenti da prima che tu avessi 12 anni. Agli occhi della maggior parte dei medici, l’ADHD è un disturbo del neurosviluppo, nel senso che è iniziato quando il bambino (e il suo cervello) era giovane. Molte persone non riconoscono che qualcosa non va fino a quando le esigenze e le responsabilità dell’età adulta non si sommano e i sistemi che hanno utilizzato iniziano a fallire.
Quali opzioni sono disponibili se ti viene diagnosticata? La buona notizia è che l’ADHD è abbastanza facile da trattare, ad esempio utilizzando farmaci stimolanti, efficaci nell’aiutare le persone a sfruttare la loro attenzione. Questi farmaci possono aiutare le persone a concentrarsi senza molti degli spiacevoli effetti collaterali, come disturbi del sonno o diminuzione dell’appetito. Il vero supporto però è quello fornito dalla terapia che aiuta le persone a capire come l’ADHD influenza la loro vita quotidiana e fornisce loro strategie compensatorie.
Indipendentemente dal piano di trattamento raccomandato, è importante prendere certi sintomi sul serio. Se non trattate, le persone con questa condizione corrono svariati rischi su moltissimi aspetti della loro quotidianità.